ELENA BETEMPS, LA MONTAGNA ED IL TRAIL RUNNING COME AMICHE SPECIALI
Elena Bétemps, atleta e CimAlp Tester, non ha scoperto casualmente il trail running. La montagna ed i sentieri sono suoi “amici da sempre”. Elena vive a Fenis, un paesino della Valle d’Aosta famoso per il suo magnifico castello medievale. Pratica sport fin da quando era piccola, ha seguito l’esempio ed ereditato la tempra da suo papà Elio che è stato prima calciatore e poi nella nazionale italiana di Bob.
Lo sport e la musica sono sempre stati i pilastri della sua vita, le hanno dato molto nei momenti difficili.
Entrambi, per riuscire, bene necessitano di ore ed ore, anni di duro lavoro, allenamento, costanza e dedizione.
Lasciamo ad Elena il compito di raccontarci qualcosa di più!….
Le prime uscite in montagna a caccia di gnomi
Vivendo in un posto meraviglioso, con delle montagne mozzafiato, fin da quando ero piccola ho avuto la fortuna di andare per sentieri di montagna con la mia famiglia: ricordo che nei momenti in cui ero stanca, che facevo i capricci, mio padre mi faceva vedere particolari di rametti o fogliami intorno al sentiero e mi diceva che quella era la casa dello “gnomo boscaiolo”, e che se avessi camminato ancora un pò avremmo trovato il villaggio o magari li avremmo visti passare. I capricci terminavano istantaneamente (altrimenti spaventavo gli ometti del bosco!) e riprendevo a camminare. Ho macinato tanti km da allora ma ahimè sono sempre stata sfortunata…ma prima o poi li trovo questi gnometti, ecco perché corro!
L’attività sportiva agonistica e la scoperta dello “spirito trail”
Gnomi a parte, ho iniziato a fare gare trail nel 2010, quando per motivi di lavoro dopo qualche piccola parentesi di atletica leggera e 16 anni di attività nella pallavolo agonistica (ho militato diversi anni in serie C), non ho più avuto la possibilità di presenziare agli allenamenti negli orari prestabiliti dalla società.
Ho iniziato allora a dedicarmi allo sport individuale: corsa, nuoto, bici, arrampicata, sci…dopo tanti anni in palestra volevo stare all’aria aperta!
Adoro il trail running, sia per il contatto con la natura (certi paesaggi mi emozionano anche solo nel riviverli nella mia mente) sia per quello che molti definiscono “spirito trail”: ho avuto modo di conoscere persone e storie meravigliose vivendo appieno l’atmosfera di sana competizione, passione, solidarietà e condivisione che solo lo sport può creare.
Ho iniziato quindi ad allenarmi un pò più seriamente per cercare di allungare le distanze e migliorare i miei risultati, per pormi degli obiettivi.
Sono sempre stata molto tenace e qualche risultato nonostante lo scarso tempo a disposizione è arrivato.
Il trail running, in generale lo sport d’endurance, può dare molto di più di quello che si crede
Questo sport mi ha permesso di tenere insieme la mia mente quando, nei momenti più difficili, mi sembrava di non farcela. Nel 2011 hanno diagnosticato a mia mamma una malattia degenerativa incurabile molto rara, l’atrofia olivo-ponto-cerebellare o atrofia multi-sistemica. Questa diagnosi, oltre al fatto che anche mio papà non se la passasse bene tra diabete e problemi cardio-vascolari, ha cambiato le mie priorità e la mia vita di ventenne.
Correre mi dava quella libertà e quell’equilibrio mentale che mi permettevano di non andare in crisi e affrontare ogni giornata con la forza e la positività necessarie. Col passare degli anni le difficoltà sono aumentate e tanto più mi sono rivolta allo sport: la sua apparente semplicità e chiarezza di obiettivi, le regole, un inizio ed una fine ben delineati, rappresentano quasi una terapia quando si è costantemente alle prese con l’imprevedibilità e ambiguità del mondo. Nel luglio 2018 mio papà è stato operato d’urgenza a cuore aperto ed è rimasto per mesi lontano da casa, io dovevo giostrarmi tra il lavoro e l’accudire mia mamma.
Quello stesso anno ho portato a termine l’UTMB. Ho pianto di gioia e gratitudine già alla partenza, solo per l’opportunità che stavo vivendo contro ogni previsione. Ho potuto contare anche sul grande sostegno del mio compagno e di mia sorella con la sua famiglia, che ringrazio. L’amore delle persone care è una forza potentissima.
Il periodo dei podi e delle Ultra Trail
Tra il 2017 e il 2018 ho avuto i miei risultati migliori: il 1° posto al La Thuile Trail, il 6° posto alla 52km Monte Rosa Walter Trail, il 4° posto alla 90 km dell’Adamello…nel 2015 ho portato a termine la TDS ed ero tra le 5 atlete più giovani ad aver partecipato al circuito gare dell’UTMB di quell’anno (si parla di oltre 8.000 atleti).
Adoro le ultra: godere delle sensazioni di questi viaggi, passare molto tempo a riscoprire me stessa, condividere pezzetti di strada insieme a perfetti sconosciuti (che dopo uno scambio rapido di parole ti sembra di conoscere da sempre), vivere la natura e le condizioni atmosferiche più capricciose, superare i momenti di crisi dove ti imponi di voler arrivare fino in fondo…“donec ad metam” (fino alla meta) citava d’Annunzio, ed è un mantra che mi ripeto sia nello sport che nella vita quotidiana.
I progetti di oggi
Attualmente continuo ad allenarmi, avevo anche in programma qualche gara che purtroppo, complice la situazione di emergenza sanitaria, è saltata. Le mie uscite sono comunque più blande rispetto agli anni scorsi perché sto portando a termine una seconda laurea magistrale in discipline musicali che mi porta via molto del tempo del tempo libero oltre al lavoro e alla famiglia. Appena terminata questa parentesi universitaria riprenderò ad allenarmi più seriamente, la grinta e la passione non mi mancano, ho tanti progetti che voglio realizzare con questo meraviglioso sport.
Un enorme grazie a Trail Running Movement e a Cimalp per questa splendida opportunità: è stata una ventata di positività in un anno un pò particolare! Auguro a tutti di perseguire assiduamente i propri sogni e di non lasciarsi abbattere dalle avversità ma di fare delle proprie passioni uno “scudo” per affrontare ogni sfida che la vita ci presenta, senza dimenticare però che è soltanto aiutando il prossimo che si conosce la vera felicità.
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